Errori e senso di colpa

Errori e senso di colpa

Il senso di colpa ci schiaccia e non ci perdoniamo gli errori. Cambiamo prospettiva.

Un noto cantante ci diceva che “gli errori non esistono” ed io non posso che concordare con lui!

Errori e senso di colpa

L’odierna ansia da prestazione, la paura di compiere errori e il senso di colpa derivante dall’averli commessi sono un peso enorme che la nostra società si porta sulle spalle.

Bene sappiatelo, gli errori e il senso di colpa non esistono o meglio non dovrebbero.

Errori

Come giudichiamo se abbiamo commesso un errore? Purtroppo quasi sempre lo facciamo applicando una delle più diffuse distorsioni cognitive presenti sul mercato della nostra mente moderna ovvero il “senno di poi” . Se volete saperne di più cercate nei libri di psicologia della decisione e in particolare del Prof.Rino Rumiati).

Ovvero ci prefiggiamo un percorso, un obbiettivo , un qualcosa che vogliamo ottenere, ma le cose non vanno come previsto e giudicando ciò che abbiamo deciso ieri sulla base della realtà di oggi ci diciamo: HO SBAGLIATO !

Giudicare la scelta di ieri con le informazioni che abbiamo oggi è un meccanismo paradossale perchè allora non avevo le informazioni di oggi che derivano proprio dall’aver fatto in concreto quell’esperienza che ieri non era nel mio bagaglio! Un paradosso della mente.

Consideriamo anche che ci sono molti fattori che concorrono a ottenere o meno un certo risultato. Ad esempio in questi giorni molte persone con una attività in proprio si stanno maledicendo perchè sentono di non avere tutele dovendo fermare la propria attività lavorativa. Dove sta il loro errore? L’arrivo di una Pandemia dipende forse dal professionista? Profuma quasi di egocentrismo.

Senso di colpa

Magari ci fermassimo solo a questo pasticcio mentale, ma non contenti ci puniamo per questo! Molto spesso inconsciamente poichè abbiamo sbagliato non ci permettiamo poi di essere felici e sereni. Come se fustigarci servisse ad espiare la colpa dell’errore (che come abbiamo detto non esiste).

Fustigarci purtroppo (al di là dei concetti religiosi) è unicamente controproducente perchè abbatte tutte le nostre energie facendoci ristagnare, toglie lucidità e non espia proprio alcunchè.

Perchè non sostituire invece il concetto del senso di colpa con quello di responsabilità?

C’è una responsabilità in ciò che è accaduto? Se la risposta oggettiva è “no”, stiamo sereni sereni. Se la risposta è “si” rimbocchiamoci le mani per imparare da ciò che è successo e aggiungere ciò che abbiamo imparato al nostro bagaglio di resilienza ( di cui parleremo la prossima settimana).

Attenzione però a giudicare tale responsabilità su valutazioni oggettive ovvero supportate dai fatti perchè altrimenti le emozioni negative che spesso derivano da una situazione percepita come fallimentare rischia di distorcere i giudizi.

Come vedete non solo l’errore non esiste ma il concetto di senso di colpa è controproducente. Dovremmo eliminare questi concetti dal nostro dizionario perchè il linguaggio non è solo un etichetta ma è qualcosa di cui ci convinciamo.

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