INTERIORE_ESTERIORE. Il tempo scorre.

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Il tempo scorre.

Il tempo scorre
Il tempo scorre

Il tempo scorre.

Molti di noi cercano di fermarlo, bloccarlo, fissarlo, sospenderlo. Ognuno crea la sua illusione per farlo.
Solo di illusione, si tratta infatti dato che il tempo scorre. Per fortuna, dato che dentro c’è la vita!
Qualcuno si riempie di impegni, qualcuno non progetta, qualcuno non vuole un impegno fisso che attraverso la routine o la noia ci ricorda il passare dei giorni. Altri ricorrono alla chirurgia estetica, come Dorian Gray, per non osservare allo specchio i segni sinceri del tempo, qualcun altro vive un’eterna giovinezza di Peter Pan.

Ci terrorizza che ogni giorno da che nasciamo sia un giorno che ci avvicina alla morte.
Vero, innegabile, spaventoso tant’è che nella nostra società abbiamo tolto dall’orizzonte del nostro sguardo questa possibilità. Qualcuno rifugge quindi il tempo pensando che egli o gli altri possano vivere per sempre, gettandosi in un eterno rimandare a domani ciò che poteva fare oggi e vivendo nei continui rimpianti di ciò che non è riuscito a fare o a dire in tempo.

Qualcuno invece ci esorta a vivere ogni giorno come fosse l’ultimo, che è il modo migliore per non darsi mai un obbiettivo, un minimo di progettualità e il rischio costante di perdersi senza riferimenti.

Ridare davvero valore al tempo.

Forse dovremmo ridare davvero valore al tempo. Ma come?
Essendo presenti al tempo qui e ora, cosa che a quanto pare nessuno sa più fare. Siamo troppo presi da troppe cose e troppo fieri di esserlo per poter essere qui e ora, dentro una sola cosa, una esperienza e una emozione.
Oggi è un vanto avere l’acqua alla gola, non avere tempo per respirare, per gli altri. E infatti la mancanza di respiro di noi “manager di noi stessi” uccide le nostre emozioni, i nostri sogni in una morte che quindi non è più futura, ma che è qui, presente, creata da noi e che si ripete ogni giorno.

Qui e ora.

Essere qui e ora è l’unico modo che ci può permettere di vivere il tempo, tutto, 100%. La presenza mentale, fisica, emotiva, la concentrazione fino allo stato di meditazione (su di noi o su un compito) ci permette di rendere il più possibile da ogni cosa che viviamo e da tutti i punti di vista.

Essere qui e ora. Perché non è il tempo che guarisce e non è l’esperienza che insegna. È imparare da quella esperienza che ci permette di apprendere e comprendere e chiedendoci cosa ci mostra e come riutilizzare in futuro (resilienza) quanto appreso. E il solo scorrere del tempo non guarisce nulla se non elaboriamo l’accaduto, facendoci rimanere incastrati in eventi che non riusciamo a superare.
E così siamo insoddisfatti, pieni di rimpianti, ci lamentiamo di ciò che non abbiamo avuto e di ciò che vorremmo, intrappolati tra passato e il futuro e senza godere davvero il presente.

Apatia.

Qualcuno vuole sospendere il tempo, in una apatia che gli consenta di non affrontare ciò che davvero va affrontato e vissuto e quindi intrappolato in un vivere che è solo apparente e lasciando che il tempo passi.
Spesso lo nascondiamo dietro ad una continua operosità che anestetizza pensieri ed emozioni impedendoci inconsciamente proprio di essere qui e ora, di fermarci, perché farlo significherebbe affrontare, scegliere, vivere.
Eppure, a parole, tutti vogliamo tempo. Quel tempo che abbiamo già, ma sprechiamo in queste pratiche di sospensione, rimando e rimpianto. Senza comprendere che il tempo è qui, è adesso e solo noi possiamo decidere di non farcelo rubale, solo noi possiamo far sì, soprattutto, di non essere noi stessi a rubarcelo.

Per noi…tempo.

Auguro dunque a noi tempo; tempo che dovremo essere noi a vivere, affinché non sia tempo…perso.

Testo di Sara Zanette (psicologa e ingegnera).

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Vedi anche: www.progettorefero.it

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Sara Zanette (psicologa e ingegnera)

Arcangelo Piai (fotografo)

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